giovedì 23 febbraio 2012

"In Italia dilagano corruzione, illegalità e malaffare" La Corte dei Conti denuncia la grave situazione del nostro Paese


Il tema dell'illegalità è purtropppo di grande attualità nell'Italia dei giorni nostri.
Basti pensare alle parole di allarme della situazione italiana pronunciate dal presidente della Corte dei Conti Luigi Giampaolino lo scorso 16 febbraio in occasione dell'inaugurazione dell'anno giudiziario 2012: "illegalità, corruzione e malaffare sono fenomeni ancora notevolmente presenti nel Paese e le cui dimensioni, presumibilmente, sono di gran lunga superiori a quelle che vengono, spesso faticosamente alla luce".

Il bilancio delle sentenze emesse nel corso del 2011 rivela ''una panoramica esaustiva dei comportamenti idonei ad arrecare un danno alle finanze pubbliche''. L'elenco spazia dal colposo utilizzo di strumenti derivati o simili prodotti finanziari, alla corruzione, ai comportamenti dannosi nell'attivita' sanitaria, alla scorretta gestione dello smaltimento di rifiuti, all'illecita percezione dei contributi pubblici.

''Si tratta di una lunga - ha detto Giampaolino - e si potrebbe dire ben triste teoria di casi e vicende che serve non tanto per tracciare una mappatura dell'illegalità ma per effettuare una ricognizione degli episodi più ricorrenti di gestione delle risorse pubbliche inadeguata, perché inefficace, inefficiente e diseconomica''.

Durante la crisi in tutta Europa la fedeltà fiscale è diminuita, ma dal 2009 ha registrato un recupero, anche se meno significativo in Italia. I dati registrano un tasso di evasione fiscale pari al 36%, che risulta in Europa il più grave dopo quello della Spagna che si attesta sul 39%.

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